La TV tutela i bambini?

Verde, giallo o rosso la televisione sembra diventata un semaforo. Verde quando si può accedere liberamente alla visione. Giallo sostare ben accompagnati. Rosso qui bisogna fermarsi poiché la visione nonostante i genitori è vietata.
La televisione è diventata un po’ questo, ultimamente si è arricchita di uno strumento in più: attivando il “parental control” si può gestire la programmazione senza molti problemi.
Così vengono censurati in automatico i programmi che i minori non possono guardare da soli lasciando libero accesso alle programmazioni adeguate.
Mi chiedo se è così necessario, quando ai figli si regala prestissimo uno smartphone di ultima generazione corredato di accesso alla rete, così che tutto, anche per i piccolini, è a portata di un click?
In rete le immagini, i video, le notizie sono libere, anche laddove viene chiesto se una persona è maggiorenne o no basta solo cliccare sul si e l’accesso è aperto. Un varco verso mondi e situazioni che possono avere una visione destabilizzante e fuorviante per i più giovani. Spazi dove la proiezione di immagini inadeguate è visibile senza molti filtri.
I nativi digitali, sin da tenera età, sanno usare pc, smartphone, tablet e tv meglio degli adulti e proprio per questo sarebbe buona cosa proteggerli dalle insidie del web e non solo.
È innegabile, il mondo della rete, con il suo facile accesso, ha dirottato verso confini preoccupanti che, a volte, non sono controllabili dai genitori oppure più facilmente i genitori non controllano perché sono assorbiti dai loro impegni.
Non scordiamoci che la maggior parte dei fanciulli e delle fanciulle di oggi sono figli di genitore “gamer”, quindi non si può pretendere un filtro deciso e duro. La rete è un mondo altro, dove non è possibile non connettersi.I rischi di imbattersi in contenuti inappropriati, violenti, illegali e pericolosi per la salute, aumentano vertiginosamente.
La generazione touch-screen non solo visiona in rete video e filmati vietati ma è connessa ininterrottamente, il rischio di imbattersi in qualsiasi cosa di sgradevole è semplice.
Abbiamo pre-adolescenti che viaggiano in rete fino a tarda notte, nulla serve il rimprovero, la punizione o altri rimedi per evitare che l’accesso sia protratto fino a notte fonda. Sono talmente bravi a dribblare il problema che il genitore fa fatica a gestire la situazione, tanto più se in lui nascono i sensi di colpa per il poco tempo che dedica alla famiglia.
I favolosi bollini che hanno segnato generazioni sono davvero utili? Può servire la spiegazione del genitore di fronte a scene che sono ancora abbastanza crude per un fanciullo o pre-adolescente?
Torniamo alla vecchia e buona televisione, che attualmente con i suoi infiniti canali offre un palinsesto variegato e ben assortito di generi vari. Possiamo dire che c’è un canale per tutti i gusti. La buona abitudine serale o del week and di guardare un film insieme è sempre più rarefatta, tuttavia come bisogna comportarci se la visione prevede un bollino diverso dal verde?
La genitorialità da sempre è compito difficile ma è l’unica via per aiutare un figlio nel suo viatico di crescita e costruzione di sé. È come un faro che illumina il percorso dello sviluppo.
Quindi, la parola d’ordine è: comunicare!
In questo modo aiutiamo i figli a capire cosa può accadere con un uso sbagliato della rete e non solo, dando loro limiti e informazioni chiare, è il modo migliore per prevenire ogni rischio. È importante non lasciare nulla in sospeso affrontando gli argomenti o le problematiche che emergono senza evitarne il confronto. L’evitamento o l’eclissare su determinate situazioni o problematiche porta a creare sospesi che non producono nulla di positivo.
Alla sera se vi capita di riunirvi davanti alla televisione e la programmazione ha un bollino diverso dal verde, non preoccupatevi … può essere uno spunto per iniziare una comunicazione costruttiva. Infatti, è importante offrire al figlio una spiegazione d’insieme di ciò che verrà visto e inoltre di fronte a scene forti riuscire a passare un messaggio costruttivo e descrittivo che riporti il tutto nella giusta dimensione.
È importante porsi con i figli in maniera aperta offrendo loro la possibilità di una visone accompagnata di alcuni programmi così da permettere un avvicinamento protettivo e rassicurante di narrazioni crude e intense.
Ecco alcuni consigli per un uso costruttivo della televisione in famiglia:
Far si che i bambini guardino solo programmi adeguati per loro soprattutto quando non è presente il genitore. Documentari, cartoni animati, programmi educativi sono i migliori da cui ricevere stimoli e tranne insegnamento. Evitare film dell’orrore o scene di violenza. Il rischio che si confonda la realtà con la fantasia anche laddove possa esserci una spiegazione da parte dell’adulto.
La gestione del telecomando spetta al genitore. Mai rincorrere i programmi saltando qua e là, poiché c’è il rischio di incappare in qualche programma non adeguato alla loro visione.
I figli hanno bisogno di condividere con i genitori il tempo televisivo: in questo modo c’è la possibilità di spiegare il significato di alcune azioni portandoli ad assumere un atteggiamento più attivo di fronte all’immagine e al messaggio veicolato attraverso lo schermo.
La Tv non è una punizione ma qualcosa di leggero da condividere con la famiglia.non è uno strumento dove rifugiarsi per non sentire il vuoto della presenza dell’altro, non è un’alternativa alla socializzazione.
Mai addormentare i bambini davanti alla televisione. C’è bisogno di un tempo di passaggio tra la fine di un film e il momento nanna, tutto ciò per avere un sonno tranquillo.
La Tv non è una baby sitter. È uno strumento di comunicazione e condivisione del tempo familiare.
Non dimenticate che un buon film o un interessante programma televisivo può creare un clima accogliente e protettivo rendendo quel tempo uno spazio significativo per la famiglia.